Questa è una mia poesia che parla dell'amicizia
Tenersi per mano
e andare lontano.
Questa è l'amicizia!
Raccontare i tuoi segreti a qualcuno
ed essere nemico di nessuno.
Sempre giocare
e un film divertente insieme guardare.
Abbracciarsi continuamente
e cantare armoniosamente!
martedì 20 giugno 2017
LA TRISTEZZA
Questa è una mia poesia che parla appunto della tristezza.
Piccolo ometto
Non far entrare
Nel tuo cuore dolore!
Non far uscire dal cuore
Il tuo tenero amore.
Non piangere,
Non singhiozzare,
Non urlare
E non ti preoccupare.
Ma ormai è tardi.
La tristezza ha detto
Di non sorridere.
È lei che ti spezza il cuore,
Che ti fa pensare
A ogni dolore che nel futuro
Potrai provare!
Ma ora tu piangi, piangi
Un fiume di lacrime,
Un mare di urla.
È tardi oh piccolo mio,
È tardi!
La tristezza si è impossessata
Della tua mente
E del tuo piccolo cuore.
Della tua anima ormai troppo malinconica!
L'anima
Questa è una mia poesia.
L'anima vola tra gli alberi in inverno.
Il cuore dorme tra la paglia di un fienile.
La bocca parla ma dice solo cose brutte.
Le orecchie ascoltano i pianti dell'uomo.
Il naso sente profumi di speranza.
I piedi calpestano un terreno sacro.
Le mani agiscono senza il consenso della mente
che pensa ad un futuro passato.
E gli occhi guardano con sofferenza
il resto del corpo
che piange.
Chissà perchè...
L'anima vola tra gli alberi in inverno.
Il cuore dorme tra la paglia di un fienile.
La bocca parla ma dice solo cose brutte.
Le orecchie ascoltano i pianti dell'uomo.
Il naso sente profumi di speranza.
I piedi calpestano un terreno sacro.
Le mani agiscono senza il consenso della mente
che pensa ad un futuro passato.
E gli occhi guardano con sofferenza
il resto del corpo
che piange.
Chissà perchè...
venerdì 9 giugno 2017
ADAM E ALICE
Questo è un racconto fatto con l'aiuto di una mia amica. E' un'insalata di fiabe, ovvero l'insieme di diverse fiabe tradizionali.
In un paese lontano ,viveva un
ragazzo il cui nome era Adam. Lui viveva in un paesino di montagna che si
chiamava LoderWood. Adam era famoso per il suo fascino e per la sua
intelligenza sopranaturale ….Insomma ,per il suo essere Adam! Tutte le ragazze
del paese,e non solo, desideravano sposarlo ma lui ripeteva sempre:-Mi sposerò
solo quando troverò la ragazza perfetta. Una ragazza intelligente, bella e
curiosa proprio come me!
Ma trovare la ragazza perfetta era
molto ma molto complicato. E Adam ogni giorno, invano, cercava e cercava. Una
notte però il ragazzo fece un sogno, un sogno molto strano; sognò le voci dei
demoni che gli riecheggiavano nella mente e che gli dicevano:-Se la ragazza
perfetta vuoi trovare,nel bosco magico devi andare!- Adam si svegliò di colpo, prese
la sua borsa, i suoi vestiti,l e sue provviste e andò verso il bosco con il
desiderio di trovare finalmente la ragazza perfetta.
-Che freddo,che buio e che paura!- Bisbigliava
Adam mentre si guardava attorno. Il bosco era tetro e minaccioso. I rami degli
alberi si intersecavano tra di loro come per sbarragli la strada e le foglie
bisbigliavano silenziosamente col vento che le spostava con leggerezza di qua e
di là. Adam vedeva i demoni in quegli alberi! Aveva paura, molta paura ma non
si fermò, anzi si mise a correre con molta più grinta come per voler sfidare la
natura indemoniata! Improvvisamente vide un bagliore tra tutta quella oscurità.
Era un albero variopinto, baciato dalla luce della luna piena e delle stelle
infuocate. Adam rimase sbalordito ma nello stesso tempo incuriosito da quello
strano albero celestiale. Il ragazzo cercò di spezzarne un ramo per informare
l’intero paese di LoderWood della sua grande scoperta,ma appena lo staccò,il
terreno sotto i suoi piedi franò e il ragazzo incredulo cadde in una galleria
sotterranea.
-AIUTOOO!Qualcuno mi aiutiiiii!!-Urlò
Adam terrorizzato. Erano tante le domande che Adam si poneva:-quando finirà mai
questa orribile tortura? E se non finisse mai piu!? Se continuerò per sempre a
precipitare senza una fine!?- Ma soprattutto,-Cosa farò se non riuscirò mai e
poi mai a trovare la ragazza perfetta!?-
Improvvisamente Adam vide un bagliore
provenire dal fondo della galleria. Ma alla sola vista di quell’intensissima
luce svenne.
-Secondo te è morto?-
-Non credo!-
-Secondo te è un assassino?-
-Secondo te ….
-Basta! Quando si sveglierà glielo
chiederai!Ok?-
-Ma …-
-Ho detto:OK!?-
-Capito, capito!-
-Ecco si sta svegliando!-
-Dove sono?-chiese Adam.
-Caro,sei nel mondo Fabulus! Qui
abitano tutte i personaggi e i protagonisti delle fiabe classiche. Io sono
Cenerentola e lei è Biancaneve!Sai sei un ragazzo molto ma molto carino….-
-Grazie!-
-E dimmi una cosa….cerchi una
fidanzata? Perchè io sono libera!-
-Anche io!-
-M-ma adesso dovrei tornare a casa, nel
mio paese, sono sicuro che tutti si preoccuperebbero se non mi vedessero
tornare!!-disse Adam mentre guardava la finestra della casetta dov’era stato
accolto. Poi ad un tratto mentre le due “ispettrici” gli ponevano così tante
domande, Adam le interruppe:-Scusatemi ragazze, dove sono i vostri principi
azzurri?-
-Il mio è partito e non ritorna a
casa da circa 10 anni!-disse Biancaneve.
-il mio diceva che ero troppo
chiacchierona, così mi ha lasciata da sola. E da allora non lo rividi mai più-
disse Cenerentola con le lacrime che le bagnavano il visino rattristato e
pensieroso.
Improvvisamente, scrutando ciò che
riusciva a osservare dalla finestra, Adam riuscì ad intravedere il volto di una
ragazzina, che a prima vista gli parve molto carina. Il ragazzo chiese più e
più volte chi fosse la ragazzina che intravide poco prima dalla finestra. Ma le
principesse con cattiveria e prepotenza risposero che era stata solo un’allucinazione
dovuta alla brutta caduta .Così Adam incredulo diede ascolto e ovviamente
ragione alle due presuntuose principesse.
Ormai da molti giorni Adam risiedeva
nella casetta di Biancaneve e Cenerentola. Le principesse erano molto felici
della presenza del ragazzo e ogni giorno organizzavano fra loro delle “piccole
competizioni” per conquistare il cuore di Adam. Ma senza alcun risultato e
specialmente senza dirlo al ragazzo. Ad esempio, se Adam chiedeva un bicchiere
d’acqua le principesse contavano fino a tre e chi avesse preso per prima il
bicchiere sarebbe stata la vincitrice. Ma quasi sempre finivano con il
combinare un disastro!
Un giorno Adam si svegliò molto prima
delle principesse e uscì di casa per fare un giretto in paese. Incontrò la
sirenetta Ariel,Cappuccetto Rosso,la principessa Aurora,il Coniglio Bianco,lo
Stregatto e il Cappellaio Matto di Alice nel Paese delle meraviglie……….
Improvvisamente il ragazzo vide
nuovamente quella ragazzina che giorni prima aveva visto dalla finestra. Aveva
un vestitino lilla,i capelli biondi,un fiocchetto bianco sul vestito e delle
graziose scarpette celesti. Adam pensò che quella ragazza fosse perfetta!
Così mille pensieri assalirono la mente
del ragazzo.
-Wow come è bella! E se fosse la
ragazza perfetta?! Come mi presento? Salve io sono il maestoso Adam!No!Ehilà io
mi chiamo Adam?No!Ciao io sono…ok si sta avvicinando! Dai prendi coraggio!Parla!-disse
Adam tra sé e sé.
-Ciao io sono Alice,forse mi avrai
riconosciuta!-
-Ehm…si…ciao..ehm. Ciao io sono Adam
e cerco la ragazza perfetta! Una ragazza bella, curiosa,avventuriera e
intelligente! E tu…be..io…io credo che tu abbia tutte queste qualità!-le disse
Adam con disagio e imbarazzo. Il suo viso era ,ormai ,completamente rosso e
aveva il cuore in gola!
Il ragazzo raccolse un fiore da terra
e lo diede ad Alice, che con molta emozione e con le sue manine tremolanti per
la felicità, lo prese. I due si guardarono negli occhi e sorrisero. Ad un
tratto arrivarono Biancaneve e Cenerentola che urlarono come delle pazze. Dicevano
che Adam era il loro ragazzo e che quindi Alice doveva guardare altrove. Così la ragazzina diede
alle principesse un calcio. Le due ragazze caddero a terra.
Adam guardò Alice e rimase a bocca
aperta.
-Tu, cosa?-disse Adam.
-Sono cintura nera di karate! Non ti
preoccupare,lo uso solo per difendermi!-rispose Alice.
Infine i due risero e continuarono la
loro passeggiata per il paese di Fabulus!
Adam e Alice,iniziarono ad
incontrarsi sempre più spesso,fino a quando il ragazzo le chiese, in ginocchio
e con un cofanetto contenente un anello:-Vuoi sposarmi?!-
-Certo che si! Lo voglio!-urlò Alice
quasi svenendo dall’emozione!
Era ormai giunto il giorno delle
nozze. Alice era stupenda! Ad un tratto la porta della chiesa si aprì. Il
bianco coniglio urlò.-E’ ORA!E’ ora!!-
La sposa entrò nella chiesa
camminando su un lungo tappeto rosso e
andò sull’altare dove il suo futuro marito la aspettava.
Infine i due si sposarono e vissero
per sempre felici e contenti!!
FINE
VERSO LA GROTTA DELLA MORTE
Questo è un mio racconto d'avventura.
-E questi sono i Monti Urali, questo è il Gran Canyon,
questo è il Caucaso e queste sono le Alpi Scandinave. Sai figliolo sui Monti
Urali c’è una grotta tutta da esplorare. Si chiama la Grotta della Morte. Si
dice che lì ci sia un grande tesoro! Ma tu non averne paura- disse John al suo bambino
mentre accarezzava il mappamondo che il bimbo teneva sul comodino. Il piccolo
Jefferson aveva solo otto anni ma già sapeva che sarebbe diventato un grande
esploratore proprio come il padre. Jefferson sarebbe diventato il migliore
esploratore del mondo
-Io non ho paura! Ma comunque, papà, cosa mi devi dire?-
-Come fai a sapere che ti voglio dire qualcosa?-chiese
John con stupore.
-Papà ti conosco più che bene! Quando vieni nella mia
stanza e accarezzi il mappamondo mi vuoi dire qualcosa- rispose Jefferson.
-Beh… io… è che… domani mattina partirò per i monti Urali,
la mia destinazione sarà la Grotta della Morte, e lì starò per circa due mesi- disse il padre con ansia.
Chissà cosa avrebbe detto il piccolo e come avrebbe reagito a tutto quello che
gli aveva detto il padre.
-Non ti preoccupare io starò molto bene con la mamma. E
poi ci sono abituato. Buonanotte papino, ci vediamo tra due mesi! - disse il
bimbo prima di chiudere gli occhi e tuffarsi in un mondo diverso, il mondo dei
sogni.
All’inizio il bimbo e la mamma ricevevano telefonate dal padre
giorno e notte. Ma al bimbo bastava sentirlo anche una sola volta al giorno. Insomma
per lui non era importante quando o da dove chiamasse, a lui importava
ascoltare la dolce voce del padre. Passarono giorni e settimane e le telefonate
del padre diminuivano fino al punto che non lo sentirono mai più.
Ma ancora il bimbo sperava. Sperava che il padre
tornasse, sperava di sentire anche per un’altra volta, una sola volta, la sua voce o osservare il suo viso quasi sempre
sereno.
Passarono due mesi. La madre aprì la porta. Il campanello
suonò e due signori annunciarono che il padre era morto. Ma non dissero né
quando e né quale sarebbe stata la causa della morte di John. Quanti giorni,
settimane, addirittura mesi Jefferson aveva trascorso ad asciugare quelle
piccole goccioline che gli accarezzavano il viso.
Passarono venti anni e Jefferson ovviamente era diventato
un adulto. Aveva una
moglie esperta di geologia, ma cosa più importante aveva avverato il suo sogno.
Era un famosissimo esploratore, il migliore d’Inghilterra. Aveva girato tutto
il mondo, visitato tutti i luoghi più oscuri. O almeno tutti tranne uno: la Grotta
della Morte. Anche se Jefferson era grande aveva ancora paura di quel luogo.
Lui lo chiamava ”il luogo oscuro senza risposta”.
Così fece i bagagli. Prese un sacco a pelo, un paio di
corde resistenti, una cartina geografica, un coltellino da viaggio e delle
provviste. Ma non partì da solo. Fecero parte della sua avventura sua moglie
Beth e altri tre esploratori, ovvero: Frank, Gabriel e George.
Così i cinque esploratori partirono. Jefferson non sapeva
dove si trovava questa grotta perciò prese una cartina della Russia che gli
aveva regalato il padre da piccolo. Ma appena la prese essa gli scivolò dalle mani
e il vento se la portò via.
-Perfetto! Bravo, complimenti! Adesso dove sarà la
grotta? Lo sapevo! Io dovevo essere il capo del gruppo! E invece no! E’ lui!-
disse con molta arroganza Frank.
-Calmati Frank! Ora smettila!-lo interrupe Gabriel.
-Ok, ora il piano è questo: io, mia moglie e Frank
andremo a est, mentre Gabriel e George andranno a nord. Avete capito tutti?-
disse Jefferson.
-Sì!-risposero Beth, Frank, George e Gabriel in coro. I
gruppi a quel punto si incamminarono. Frank e Jefferson molte volte dovettero
prendere un coltellino per tagliare rami e foglie che sbarravano la strada. Ad
un tratto Frank esclamò- Ragazzi guardate qua!-
Frank trovò un grotta. Vi entrarono dentro e si accorsero
che quella sarebbe stata la grotta che avrebbe segnato la loro morte. Era piena
di cobra e altri serpenti il cui morso sarebbe stato letale per i tre
avventurieri. Un serpente afferrò il polpaccio di Frank, il quale dalla paura
si mise ad urlare a squarciagola proprio come Beth che era preoccupata per lui!
Ma Jefferson aveva visto molto peggio nelle sue precedenti avventure , perciò
non urlò. Con molto coraggio infatti prese la corda che aveva nel borsone e vi
legò tutti i serpenti. Successivamente l’esploratore li uccise.-Grazie per
avermi salvato!- disse Frank - Ma potevo benissimo salvarmi da solo!-continuò
lui con prepotenza.
Nel frattempo George che aveva un’agilità fuori dalla
norma si salvò da una valanga in cui restò ferito alla testa Gabriel. Si caricò
Gabriel sulle spalle e lo portò vicino al fiume , lo fece bere e riposare un
poco. Dopo molti minuti Gabriel finalmente si riprese e i due esploratori ricominciarono
il loro lungo cammino. Improvvisamente si trovarono avanti a un’enorme cascata,
ma la cosa più brutta del fiume era che era abitato da affamati e spaventosi
coccodrilli. Coccodrilli sui Monti Urali e in un fiume? Sì, coccodrilli. I due
incuriositi si avvicinarono al fiume e dall’altra riva videro degli uomini con
il viso pieno di cicatrici e lividi e con pistole in mano.
-Dobbiamo trovare quel tesoro! Ahi il braccio! Mannaggia
a quel John che molto tempo fa me lo aveva rotto! Ma adesso è morto!- disse il
capo di quegli uomini, i quali ridevano insieme a lui.
George e Gabriel avevano molto timore. Erano diventati
pallidi come morti e tremavano dalla paura
di poter morire da un momento all’altro!
-Ehi guardate qui! Abbiamo trovato la grotta!-urlò
Jefferson. La ragazza e Frank erano a dir poco sbalorditi-Tu Beth rimani qui
per poter sorvegliare l’entrata della grotta e cercare di metterti in
comunicazione con George e Gabriel!-continuò l’esploratore. Così i due
entrarono nella grotta per poterla esplorare e poi ovviamente trovare il grande
tesoro!
Intanto George e Gabriel furono catturati da quegli
uomini e furono costretti a rivelare dove si trovava Jefferson. Andarono verso
la Grotta della Morte e trovarono fuori Beth ,così la legarono con una corda e
la minacciarono di morte.
-Ora se non vuoi morire devi chiamare tuo marito, capito?-
-Tesoro vieni in fretta e scusami!-
-Scusarti per cosa? Ok ora vengo!-
Jefferson e Frank uscirono dalla grotta e trovarono i
loro amici intrappolati e legati. Beth piangeva. Aveva il presentimento che per
loro sarebbe stata davvero la fine.
-Chi siete? E cosa volete da noi?-
-E allora tu sei Jefferson? Ho sentito parlare di te!
Tutto quello che so me lo ha detto tuo padre, certo, prima che lo uccidessi e
lo facessi mangiare dai miei cari coccodrilli!- disse con molta arroganza
l’uomo che si chiamava Jack.
-Mi vendicherò per lui! E’ tutta colpa tua-
Così iniziò il duello tra i due. Gabriel nonostante
avesse le mani legate riuscì con i piedi a passare a Jefferson la sua pistola.
Lui la prese ma dall’agitazione non colpì l’uomo che rideva:-Mancato!-diceva.
La mente di Jefferson stava per esplodere! Ora tutto gli era chiaro! Più
pensava a suo padre più teneva la pistola stretta in mano e più era sicuro di sé. Così la puntò verso
Jack e con un colpo lo prese al cuore.
Fece lo stesso con gli altri uomini. Aveva vinto! Aveva onorato suo padre! Ora
non restava che trovare il tesoro. i problemi però non erano finiti. Infatti
appena entrò nella grotta , fu seguito da Frank che, geloso di lui, gli preparò
un tranello. Chiuse l’entrata della grotta con un grande masso.
-Bene, bene!-
-Oh ciao Frank mi hai spaventato-
-Sei stato bravo a scoprire questa fantastica grotta!
Bravo! Ma non voglio che tu sia il migliore Jefferson! Io sono e sarò per
sempre il migliore! Io ho scoperto la grotta! E se dirai il contrario alla
stampa soffrirai molto! Forse se ci penso bene morirai caro!-disse Frank con
molta prepotenza e superiorità nei confronti dell’altro esploratore che era un
po’ preoccupato. Jefferson sapeva di non stare simpatico a Frank ma non così
tanto da poter ucciderlo!
-Io non ho paura di te, e non ne avrò mai! Ho in mano una
pericolosa e potente pistola, quindi non credo che tu voglia fare una brutta
fine!-gli rispose Jefferson con molto coraggio. Dopo pronunciato quelle parole
puntò l’arma verso il masso che bloccava l’uscita della grotta ed esso si ruppe
in mille pietre piccole, molte piccole.
-Mancato!-disse Frank.
-Non era il mio scopo prenderti! Se fosse stato così
sarebbe stato troppo facile ucciderti mio caro, adorato, prezioso
Frank!-rispose Jefferson. Infatti liberando l’ingresso avrebbe potuto far
entrare Beth e gli altri due esploratori che lo avrebbero aiutato ad uccidere
Frank. A quel punto i tre entrarono anche loro nella grotta, presero le pietre
e le buttarono addosso al perfido esploratore creando sul suo corpo diversi
lividi. Beth vede qualcosa luccicare nell’angolo. Si avvicinò e trovò un baule
pieno d’oro, di diamanti preziosi e di collane e bracciali coperte di perle.
Jefferson uccise Frank con un colpo di pistola. Un colpo così potente che
attraversò il cuore di Frank, ne entrò da una parte e ne uscì da un’altra.
Dopodiché tutti si avvicinarono a Beth e videro il fantastico tesoro. Le gemme
le prese Beth, i diamanti li presero George e Gabriel e per ultimo, ma di certo
non meno importante, Jefferson che prese tutte le monete. I ragazzi tornarono a
casa ma sapevano che un’altra avventura li stava attendendo.
L'ALLEGRIA
Questa è una mia poesia che come avrete capito dal titolo parla dell'allegria.
che fa dormire
un bimbo
sul petto della mamma.
Che fa volare l'uccellino
libero nel cielo
che protegge e cura il cuore
da ogni ferita, da ogni dolore!
Che senza alcuna paura
colora la natura
che abbraccia
il sorriso dell'arcobaleno
rende felice qualcuno
in un baleno.
La gioia è...
insomma è...
tutta la felicità
che nel cuore c'è!
BENVENUTI A TUTTI!
In questo blog potrete trovare racconti scritti da me di diverso genere: fantasy, avventura, fiabe, favole...che spero vi piacciano.
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