Questa è un racconto horror che ho scritto ultimamente. Spero vi piaccia.
Susy Kanfort era una
bambina molto bella. Aveva i capelli biondi come campi di grano e gli occhi
erano di un azzurro così intenso da far invidia a chiunque la guardasse.
Erano azzurri come il cielo in primavera o come il mare in estate. Piccole
coccinelle delineavano i suoi zigomi. Era alta e molto esile. Adorava vestire
di bianco e aveva una famiglia piccola.
C'erano solo sua madre e
suo padre, due imprenditori che non avevano mai abbastanza tempo per la loro
unica figlia. Susy aveva sei anni e adorava giocare con le bambole. Ne aveva
tantissime, ma la sua preferita era Rebecca. Una bambola che se le davi la mano
diceva:"Rebecca vuole giocare con te".
La mamma diceva che
quella bambola era inutile. Ma Susy rispondeva che per lei la bambola era come
una sorella. La mamma ne parlò col padre il quale era d'accordo con
quest'ultima. Susy era molto arrabbiata. Il giorno dopo la signora Kanfort
decise di buttare tutte le bambole della bambina. Quando Susy lo scoprì ci
rimase molto male. Decise di non parlare più ai genitori e di nascondere
Rebecca dove i genitori non potessero trovarla.
Nelle sere successive
andava sempre più presto a dormire. Si chiudeva nella stanza e parlava
con Rebecca. Le chiedeva come stesse e cosa le piaceva. Ma la bambola
ovviamente rispondeva solo "Rebecca gioca con te". La bimba era
stanca di sentire sempre quella stupida e orrenda frase che ormai la
tormentava. L’aveva sempre in mente. Le sere a seguire era talmente
ossessionata da questo pensiero da immaginare che la bambola parlasse.
Le diceva : "I tuoi
genitori non mi vogliono!" "Uccidili" "Sono
cattivi" "Stai con me,gioca con me".
Una sera la mamma si
chiese come mai la figlia andasse a letto così presto e si accorse che stava
parlando con la bambola. Così mentre la bimba dormiva prese Rebecca e la buttò.
Il giorno dopo, quando diventò sera, Susy non trovò la sua bambola nel suo
posto segreto. Andò fuori e vide che era dentro la spazzatura. La piccola la
riprese, la pulì e si rese conto che i pensieri fatti dalla bambola non erano
sbagliati.
Così andò in cucina,
prese un coltello e quando i genitori andarono a dormire pose la bambola su un
tavolo e si mascherò. Si mise un vestitino marrone, identico a quello di
Rebecca, una parrucca marrone e poi per il viso non utilizzò i trucchi della
mamma. Si fece un taglio al braccio e con un dito prese il sangue. Lo mise sui
zigomi e sulle labbra.
Ora era pronta.
Prese il coltello ancora
pieno di sangue e si accanì sui genitori, con il suo modo di pensare, aveva
vendicato la sua bambola, la sua Rebecca.