lunedì 9 ottobre 2017

Rebecca

Questa è un racconto horror che ho scritto ultimamente. Spero vi piaccia.


Susy Kanfort era una bambina molto bella. Aveva i capelli biondi come campi di grano e gli occhi erano di un azzurro così intenso da far invidia a  chiunque la guardasse. Erano azzurri come il cielo in primavera o come il mare in estate. Piccole coccinelle delineavano i suoi zigomi. Era alta e molto esile. Adorava vestire di bianco e aveva una famiglia piccola.
C'erano solo sua madre e suo padre, due imprenditori che non avevano mai abbastanza tempo per la loro unica figlia. Susy aveva sei anni e adorava giocare con le bambole. Ne aveva tantissime, ma la sua preferita era Rebecca. Una bambola che se le davi la mano diceva:"Rebecca vuole giocare con te".
La mamma diceva che quella bambola era inutile. Ma Susy rispondeva che per lei la bambola era come una sorella. La mamma ne parlò col padre il quale era d'accordo con quest'ultima. Susy era molto arrabbiata. Il giorno dopo la signora Kanfort decise di buttare tutte le bambole della bambina. Quando Susy lo scoprì ci rimase molto male. Decise di non parlare più ai genitori e di nascondere Rebecca dove i genitori non potessero trovarla.
Nelle sere successive andava sempre più presto a dormire. Si chiudeva nella stanza e  parlava con Rebecca. Le chiedeva come stesse e cosa le piaceva. Ma la bambola ovviamente rispondeva solo "Rebecca gioca con te". La bimba era stanca di sentire sempre quella stupida e orrenda frase che ormai la tormentava. L’aveva sempre in mente. Le sere a seguire era talmente ossessionata da questo pensiero da immaginare che la bambola parlasse.
Le diceva : "I tuoi genitori non mi vogliono!"  "Uccidili" "Sono cattivi" "Stai con me,gioca con me".
Una sera la mamma si chiese come mai la figlia andasse a letto così presto e si accorse che stava parlando con la bambola. Così mentre la bimba dormiva prese Rebecca e la buttò. Il giorno dopo, quando diventò sera, Susy non trovò la sua bambola nel suo posto segreto. Andò fuori e vide che era dentro la spazzatura. La piccola la riprese, la pulì e si rese conto che i pensieri fatti dalla bambola non erano sbagliati.
Così andò in cucina, prese un coltello e quando i genitori andarono a dormire pose la bambola su un tavolo e si mascherò. Si mise un vestitino marrone, identico a quello di Rebecca, una parrucca marrone e poi per il viso non utilizzò i trucchi della mamma. Si fece un taglio al braccio e con un dito prese il sangue. Lo mise sui zigomi e sulle labbra.
Ora era pronta.
Prese il coltello ancora pieno di sangue e si accanì sui genitori, con il suo modo di pensare, aveva vendicato la sua bambola, la sua Rebecca.